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Bundle e Caratteristiche
Il bundle è particolarmente ricco, ecco tutto quello che troviamo nella scatola:
Andiamo ad analizzare meglio la Rampage II Extreme. Ad uno sguardo poco attento passa inosservato, ma le dimensioni di questa scheda non rispettano le classiche dell’ATX infatti le sue dimensioni sono di 10.5" X 12 contro i 9.5" x 12" delle altre motherboards. Non avremo nessun problema di montaggio nei case medi, mentre dovremmo star attenti qualora volessimo installare questa scheda madre all’interno di cabinet molto piccoli.
La nostra attenzione viene subito catturata dalle due features più importanti di questa scheda…stiamo parlando del famoso Pro-Belt e del TweakIT. La prima funzionalità sarà sicuramente apprezzata dagli overclockers più incalliti, infatti gli ingegneri Asus hanno avuto l’accortezza di portare in una posizione facilmente raggiungibile i punti di lettura dei più importanti voltaggi della scheda madre (CPU, Ram, Chipset e PCI-Express). I comandi TweakIT estendono e completano le funzioni del pannello LCD esterno. Infatti quest’ultimo si potrà utilizzare o come semplice display di debug o con la combinazione dei due piccoli pulsanti e del joypad per variare molte opzioni del bios e tenere sotto controllo le varie temperature e velocità delle ventole dei singoli componenti. Infine gli altri due piccoli pulsanti sono i classici ormai onnipresenti nelle schede di fascia alta per il PowerON ed il Reset (il tasto per il Clear CMOS si trova sul retro, nel pannello I/O). Questo piccolo pannellino insieme al connettore ATX, al connettore 8-pin, floppy, IDE e alle 6+1 porte Sata si trovano tutte sull’angolo della scheda madre (la posizione a nostro parere più intelligente e funzionale).
La parte intorno al Socket è tanto ben curata quanto piena di dissipatori, non abbiamo riscontrato comunque nessun problema nel montare dissipatori anche abbastanza bassi. L’unico difetto è per chi andrà ad utilizzare questa mainboard sotto azoto o comunque avrà bisogno di isolarla a causa della quantità di condensatori vicini alla zona del socket (anche se disposti regolarmente). Un ultimo particolare che ci ha colpito in questa zona è l’utilizzo di un condensatore di alta qualità e alta capacità della Fujitsu (3V-1000uF), in questa scheda ne troveremo due.
La nostra attenzione viene subito catturata dalle due features più importanti di questa scheda…stiamo parlando del famoso Pro-Belt e del TweakIT. La prima funzionalità sarà sicuramente apprezzata dagli overclockers più incalliti, infatti gli ingegneri Asus hanno avuto l’accortezza di portare in una posizione facilmente raggiungibile i punti di lettura dei più importanti voltaggi della scheda madre (CPU, Ram, Chipset e PCI-Express). I comandi TweakIT estendono e completano le funzioni del pannello LCD esterno. Infatti quest’ultimo si potrà utilizzare o come semplice display di debug o con la combinazione dei due piccoli pulsanti e del joypad per variare molte opzioni del bios e tenere sotto controllo le varie temperature e velocità delle ventole dei singoli componenti. Infine gli altri due piccoli pulsanti sono i classici ormai onnipresenti nelle schede di fascia alta per il PowerON ed il Reset (il tasto per il Clear CMOS si trova sul retro, nel pannello I/O). Questo piccolo pannellino insieme al connettore ATX, al connettore 8-pin, floppy, IDE e alle 6+1 porte Sata si trovano tutte sull’angolo della scheda madre (la posizione a nostro parere più intelligente e funzionale).
La parte intorno al Socket è tanto ben curata quanto piena di dissipatori, non abbiamo riscontrato comunque nessun problema nel montare dissipatori anche abbastanza bassi. L’unico difetto è per chi andrà ad utilizzare questa mainboard sotto azoto o comunque avrà bisogno di isolarla a causa della quantità di condensatori vicini alla zona del socket (anche se disposti regolarmente). Un ultimo particolare che ci ha colpito in questa zona è l’utilizzo di un condensatore di alta qualità e alta capacità della Fujitsu (3V-1000uF), in questa scheda ne troveremo due.
Tre sono gli slot di espansione PCI-e x16, ben distanziati che possono ospitare comodamente un CrossFire o uno SLI o se avete tutti quei soldi a disposizione un TRI-SLI (con configurazione x16 x8 x8 al posto del x16 x16 in doppia scheda).
Lo slot presente subito sotto il Northbridge è esclusivo per la scheda audio X-FI in dotazione, inoltre lo slot PCI diverrà inutilizzabile se si montano due/tre schede video in cf/sli. Una pecca che di solito non porta a gravi perdite visto che il pannello I/O è ricco di prese usb (6 porte), una firewire, un e-Sata e due porte LAN.
Sulla scheda sono presenti infine 6+1 porte SATA (gestite dal southbridge ICH10R) con supporto per il raid 0,1,5,10 ed uno slot PATA (quest’ultima gestita dal chip JMicron JMB363 che si occupa anche della porta SATA supplementare.
Il pannello I/O posteriore sembra molto vuoto per essere di una scheda madre da più di 300 euro, eppure non manca nulla, ci sono infatti due porte Gigabit LAN, sei porte USB, una porta FireWire, una porta eSATA, ed una porta PS/2 per la tastiera. La sensazione di mancanza è dovuta all’assenza di tutti i jack audio che sono riuniti nella scheda audio supplementare X-FI.
Lo slot presente subito sotto il Northbridge è esclusivo per la scheda audio X-FI in dotazione, inoltre lo slot PCI diverrà inutilizzabile se si montano due/tre schede video in cf/sli. Una pecca che di solito non porta a gravi perdite visto che il pannello I/O è ricco di prese usb (6 porte), una firewire, un e-Sata e due porte LAN.
Sulla scheda sono presenti infine 6+1 porte SATA (gestite dal southbridge ICH10R) con supporto per il raid 0,1,5,10 ed uno slot PATA (quest’ultima gestita dal chip JMicron JMB363 che si occupa anche della porta SATA supplementare.
Il pannello I/O posteriore sembra molto vuoto per essere di una scheda madre da più di 300 euro, eppure non manca nulla, ci sono infatti due porte Gigabit LAN, sei porte USB, una porta FireWire, una porta eSATA, ed una porta PS/2 per la tastiera. La sensazione di mancanza è dovuta all’assenza di tutti i jack audio che sono riuniti nella scheda audio supplementare X-FI.
Il retro della Rampage II Extreme è molto pulito, non ci sono pin plastici e tutti i dissipatori sono agganciati tramite pin metallici. Subito sotto il socket della CPU troviamo un backplate in metallo dalle dimensioni generose che aiuterà la scheda a non imbarcarsi durante l’utilizzo di dissipatori sempre più grossi e pesanti che sono attualmente sul mercato.